In questo articolo parliamo degli incentivi stufe a pellet del 2021.
Si tratta di una agevolazione fiscale che è stata prorogata fino al 31 dicembre di quest’anno ed è prevista nella Legge di Bilancio 2021.
Se anche voi state pensando di acquistare una stufa a pellet nuova per la vostra abitazione non potete non leggere le prossime righe in cui vi spieghiamo che cosa sono e a quanto ammontano.
Seguiteci!
La stufa a pellet: tutto quello che c’è da sapere
Prima di andare a vedere nel dettaglio in che cosa consistono gli incentivi stufe a pellet 2021 facciamo un breve ripassino su che cos’è una stufa a pellet e i punti di forza di questa forma di riscaldamento.
Come è facile intuire la stufa a pellet è una tipologia di riscaldamento che utilizza come combustibile il pellet, uno scarto della lavorazione del legno.
Per essere più precisi il pellet è un ricavato della segatura che viene essiccata e tenuta insieme da una sostanza naturale, la lignina.
Dal punto di vista visivo il pellet si trova sotto forma di piccoli cilindretti compatti, mentre dal punto di vista dei materiali di cui è composto, possiamo affermare che si tratta di un materiale assolutamente naturale in quanto è, appunto, formato dalla sola segatura tenuta insieme dalla lignina.
Queste caratteristiche rendono il pellet il combustibile ecologico per eccellenza.
Per queste ragioni può essere utilizzato come combustibile per il riscaldamento domestico al pari della legna. Il vantaggio del pellet rispetto alla legna è il suo alto rendimento in termini di combustione, pari a quasi il 90%.
Semplificando, possiamo affermare che il 90% del pellet che viene bruciato si trasforma in potere riscaldante annullando quasi completamente gli scarti.
Incentivi stufe a pellet 2021: tutti i dettagli
Adesso che abbiamo brevemente accennato ai vantaggi della stufa a pellet vediamo in dettaglio in cosa consistono gli incentivi previsti dalla Legge di Bilancio 2021.
In generale, chiunque acquisti una stufa a pellet nell’anno corrente ha la possibilità di beneficiare di uno sconto dell’Irpef sul prezzo totale.
Entrando più nel dettaglio la percentuale di sconto Irpef dipende dal tipo di detrazione fiscale:
- se l’acquisto della stufa a pellet avviene nell’ambito di una ristrutturazione edile si accede al bonus ristrutturazione al 50%;
- se l’acquisto della stufa a pellet avviene nell’ambito dei lavori di ristrutturazione effettuati per migliorare l’efficientamento energetico della propria abitazione, allora si ha diritto alla detrazione del 65%.
Vediamo più in dettaglio questi due punti nei prossimi due paragrafi.
Incentivi stufe a pellet 2021: detrazione del 50%
La detrazione fiscale del 50% sull’acquisto di una stufa a pellet spetta a tutti coloro che decidono di acquistare la stufa nell’ambito di interventi di ristrutturazione edilizia. In questo caso lo sconto Irpef del 50% è detraibile in 10 rate annuali su una spesa massima di 96 mila euro.
Incentivi stufe a pellet 2021: detrazione del 65%
Se l’acquisto di una stufa a pellet avviene nell’ambito di un progetto di ristrutturazione atto ad aumentare l’efficienza energetica, la detrazione è inserita nel quadro del cosiddetto Ecobonus e lo sconto Irpef è pari al 65% a patto che il rendimento energetico così ottenuto sia superiore all’85%.
Super bonus e stufe a pellet 2021: quando otteniamo la detrazione 110%
E’ possibile ottenere una detrazione invece del 110% come nel caso dell’ecobonus? Sì è possibile proprio perché le stufe a pellet sono incluse anche nel cosiddetto Superbonus. Attenzione, però, sono incluse soltanto come “intervento trainato”, pertanto si deve per forza di cose trattare di un intervento connesso ad altri interventi più ampi relativi alla riqualificazione energetica. Per ultimo, per rientrare come intervento trainato, la stufa a pellet deve necessariamente avere questi requisiti:
- deve avere rendimento superiore o uguale all’85%;
- in caso di sostituzione di un generatore esistente a biomassa la stufa a pellet deve avere una classe di qualità ambientale pari a 4 stelle;
- per la sostituzione di un generatore non a biomassa bisogna d’altro canto avere una classe di qualità ambientale pari a 5 stelle.
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